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Vernazza NUBIFRAGIO 25.10.11
RACCOLTA OFFERTE PER ALLUVIONATI € 536,00
LA SOMMA RACCOLTA SARA’ DEVOLUTA ALLA P.A. DI BEVERINO A FAVORE DEGLI ABITANTI DI MEMOLA COSTRETTI A LASCIARE LE PROPRIE ABITAZIONI.
grazie La Spezia, 06.11.11 Il Presidente Enrico CANESE
Ass. “Campiglia Domani” –Vicolo Codemin, 2 –Campiglia -19132 La Spezia -GM 335 225719 www.campiglia.net canese@campiglia.net
Spett.le SINDACO COMUNE DELLA SPEZIA “ REDAZIONE SECOLO XIX “ “ LA NAZIONE e, p.c. ASS. LAVORI PUBBLICI COMUNE SP “ ASS. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE COMUNE SP
“Per Campiglia il tempo si è fermato”
In merito agli ultimi “proclami” emanati dal Comune della Spezia attraverso stampa locale, corredati da foto panoramiche del nostro borgo, sembrerebbe configurasi come se il territorio di Campiglia sia stato interessato da spaventose speculazioni edilizie, che negli ultimi anni hanno generato colate di cemento immani. Tali considerazioni, unitamente a ventilate possibilità legate a consistenti ampliamenti dell’esistente, ASSOLUTAMENTE non consentiti né prima né in futuro, riteniamo “OFFENDANO L’INTELLIGENZA DI TUTTI I CAMPIGLIESI”. Infatti da oltre 40 anni nessuna nuova unità abitativa è stata realizzata, stante gli assurdi indici previsti, e dall’adozione del nuovo PUC (2001) non sono assolutamente consentite nuove edificazioni, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti (spopolamento e abbandono del territorio), penalizzando quei pochi rimasti, effettivi paladini del territorio. Esistono troppi vincoli nei confronti delle azioni di tutela, c'è un integralismo, un'esasperazione delle regole, chiaro non ci sia un turn-over generazionale, la gente abbandona le campagne e finiscono per non esserci più i presidi. Aprire al recupero dei volumi esistenti e anche a nuove costruzioni, ma con regole talmente precise e severe, che soltanto gente che si è fatta una passione del borgo e della sua anima sarebbe in grado di accettarle, secondo modalità definite in sintonia con il contesto locale, con l’obbligo di residenza e conduzione del fondo , sarebbe, insieme ad altri importanti interventi legati alla viabilità ed ai servizi, l’unica risposta concreta al lento ma inesorabile spopolamento del borgo, rendendo pertanto vana qualsiasi iniziativa a tutela del comprensorio di Campiglia-Tramonti. Apprendiamo inoltre con piacere dell’inaugurazione di una nuova viabilità cittadina nel quartiere dei Vicci, ritenuta prioritaria per il miglioramento della viabilità urbana con lo scopo di incrementare l’accessibilità veicolare al quartiere, tuttavia non possiamo esimerci dal chiederci come mai analoga valutazione non trovi riscontro per quanta riguarda il nostro borgo, per il quale il PUC prevede adeguata viabilità a servizio di buona parte del nucleo storico, al momento raggiungibile solo a piedi e pertanto soggetto a costante abbandono. Diamo atto della disponibilità della Regione Liguria, dimostratasi particolarmente sensibile alle nostre rivendicazioni, a richieste che ahimè il Comune non ritiene dover fare per quanto ci riguarda, trovando difficoltà altresì a realizzare interventi di sicurezza sull’unica viabilità esistente, possibili, chissà quando, solo grazie a contributo regionale di € 100.000,00 disponibile da Gennaio 2011.
La Spezia, 04.11.11 Il Presidente
Ass. “Campiglia Domani” –Vicolo Codemin, 2 –Campiglia -19132 La Spezia -GM 335 225719 www.campiglia.net canese@campiglia.net
Spett.le SINDACO COMUNE DELLA SPEZIA Piazza Europa 19124 – La Spezia –
Oggetto: Immobile CRI di Campiglia
Constatato il mancato utilizzo commerciale del fabbricato CRI di Campiglia, venuti a conoscenza di lodevole iniziativa da parte del Comune di Arcola finalizzata ad acquisire immobile nel centro storico comunale di proprietà della sopracitata CRI, destinandolo alla finalità per cui era stato realizzato dalla popolazione; con la presente , ribadiamo la volontà già espressa a suo tempo (petizione a Prefetto e Sindaco del 08.03.2004) , per una trattativa analoga a favore della nostra realtà; con la stessa ragione che, nel 1998 la lungimiranza dell’Amministrazione Comunale, ha consentito di salvare il vecchio mulino: “…….conservare valori e strutture che fanno parte della cultura e della storia di un territorio”. L’immobile è stato costruito dai Campigliesi nel 1926, con grandi sacrifici e fatiche, per destinarlo agli scopi sociali e assistenziali curati dall’allora Pubblica Assistenza di Campiglia. Il bene è stato sottratto alla comunità di Campiglia nel 1932 in forza delle leggi imposte dal regime fascista, per destinarlo al patrimonio della CRI che attualmente ne detiene la proprietà, mantenuto e migliorato negli anni grazie unicamente al contributo del paese. Nella struttura era attivo un locale ambulatorio con presenza settimanale di medico condotto e circolo sociale ARCI, unico punto di riferimento di giovani e anziani; attività non in grado di sostenere le quote di affitto imposte dal 1997 da CRI e pertanto obbligate a cessare, a favore di un uso prettamente commerciale dei locali. Siamo certi di una doverosa considerazione , per una questione di giustizia che interessa un bene comune e supera qualsiasi barriera ideologica.
La Spezia, 20.10.11 Il Presidente Enrico CANESE
Ass. “Campiglia Domani” –Vicolo Codemin, 2 –Campiglia -19132 La Spezia -GM 335 225719 www.campiglia.net canese@campiglia.net
BUONGIORNO SPEZIA di Fabio Bernardini giornale "LA NAZIONE", Giovedì 9 Giugno 2011
«C'era una volta Campiglia, avamposto della spezzinità e porta di ingresso al mare» ENRICO CANESE (nella foto), “cuore e anima” campigliese, una vita passata sulle alture del vecchio borgo che sovrasta la città, ultimo lembo del Comune spezzino.
Campiglia tra passato e presente: com’è cambiata? «Ricordo la mia vecchia Campiglia con la mulattiera con la quale i nostri padri andavano a lavorare in Arsenale: circa quindici minuti a scendere e trenta a risalire, un pò l'analogo tempo che si impiega per scendere al nostro mare di Tramonti. Nel 1960 la svolta, con la concessione da parte della Marina Militare dell'accesso alla strada ed il collegamento con i mezzi pubblici e privati al paese: è così cambiato lo stile di vita, consentendo di contenere lo spopolamento che era in corso. Con l’andare del tempo c'è stato un sensibile miglioramento legato alla ristrutturazione delle case e della piazza del paese e anche dal punto di vista sociale un'apertura maggiore verso la città, con un isolamento sempre minore e lo sviluppo delle prime forme di turismo. Attualmente il paese conta 130 abitanti».
Sei Presidente dell'associazione “Campiglia domani”: quali gli obiettivi fondamentali? «La nostra è un'opera di sensibilizzazione alfine di migliorare il paese dal punto di vista delle strutture. La Regione Liguria si è dimostrata sensibile alle nostre richieste, dotandoci della banda larga e contribuendo alla messa in sicurezza della viabilità. La nostra visione futura è quella di creare i presupposti, con i dovuti vincoli affinché le nuove generazioni, non necessariamente indigene, abbiano la possibilità di vivere nel nostro paese».
Campiglia un vecchio baluardo della spezzinità? «Si, perché sia per le abitudini che per le inflessioni dialettali le radici sono tipicamente quelle del nostro Golfo. Lo studioso antropologo Sittoni diceva che le persone di Campiglia erano piuttosto aperte e ospitali verso i foresti: essendo il paese un crocevia di sentieri; sono stati molti coloro che hanno avuto occasione di fermarsi in paese, ma ciò non ha inciso nelle nostre tradizioni e nel nostro modo di essere. Ecco perché possiamo affermare che il nostro paese sia un segmento di “pura” spezzinità».
Campiglia porta del mare per La Spezia? «Tramonti è spiaggia della città, il vero accesso per gli spezzini al mare. Posti splendidi ma dall’equilibrio fragile che debbono la loro peculiarità alla difficoltà di accesso. Persico e Navone sono i posti abituali dove noi campigliesi, nonostante i duemila scalini, accediamo per un bagno unico. Ma anche gli spezzini stanno sempre più riscoprendo questi capolavori della natura».
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Ultimo aggiornamento: 20-11-11