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QUAL'E' IL
MIGLIORE ?
Plinio il vecchio, console sotto
Traiano nell'anno 100, ne parla con amore;
- dopo di lui nell'anno 1242, Ursone lo cita in un suo cantico;
- Caterina De' Medici, che soggiornò a La Spezia nel 1533, durante il
viaggio verso Parigi, dove si sarebbe sposata, lo ordinò per la sua mensa;
- alcuni Papi lo "pretendevano" ogni anno;
- Giustiniani, nel 1600, scrisse: non è Barone, Principe, né Re, chi non
ritiene grande onore averlo alla sua tavola;
- se ne innamorò Dante, nel soggiorno in Val di Magra alla corte dei
Malaspina;
- tutti i governi toscani imposero pesanti gabelle alla sua importazione,
che causava forti perdite alle produzioni locali;
- lo volle Mazzini, dopo avere saputo che il suo nome, scolpito su anfore
rinvenute a Pompei, lo davano, già allora, noto e ricercato;
- il Pascoli lo definì "rugiada", senza la quale "non poteva rinfrescare e
fecondare il suo povero ingegno" e lo invocava in dono "in nome della
letteratura italiana". A mandarglielo era Luigi Bonati, cantiniere in
Piazza Verdi;
- lo volevano anche Carducci, Severino Ferrari...
Non avete ancora indovinato? Abbiamo appena tracciato il cammino storico
dei due vini che si producono a Tramonti e nelle Cinque Terre: il Rinforzato
e lo Sciacchetrà sia bianco che nero..
Chi faceva follie per il primo, chi per il secondo: difficile dire chi
aveva ragione, ma riuscire ad avere una bottiglia, dell'uno o dell'altro,
fatto ancora alla vecchia maniera, e gustarlo, serve senz'altro a capire
gli innamoramenti che già nell'antichità li ha resi famosi ed unici.
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