Mirto

10-06-12

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MIRTO


 

NOME SCIENTIFICO:

Myrtus communis

FAMIGLIA:

Myrtus communis

Il suo nome sembra che derivi da Myrsine, mitica fanciulla dell' Attica, uccisa da un giovane invidioso per essere stato battuto da lei nei giochi ginnici e trasformata da Pallade in arbusto.  Era inoltre sacro a Venere perché la dea dopo essere nata dalle acque del mare di Cipro, si era rifugiata in un bosco di mirto. Era considerata una delle piante simboliche di Roma, tant'é che nel Foro vi era un’antica ara consacrata a Venere Mirtea. Tutte le sue parti possono essere utilizzate in olii essenziali e sostanze aromatiche, ha proprietà balsamiche. I suoi frutti sono commestibili e vengono utilizzati sia nella liquoristica che per aromatizzare cibi freschi e conservati. Il liquore di mirto è dolce, genuino per l'assoluta mancanza di conservanti e coloranti, ed ha particolari proprietà digestive. E’ una pianta che cresce spontanea nelle “macchie”, ma è anche coltivata in molte forme come pianta ornamentale. E’ l’arbusto caro ai poeti; i Greci lo offrivano ai morti ed Elettra lo richiedeva per l’anima di suo padre, Agamennone. E’ simbolo di gloria e di amore felice, se ne facevano corone per gli eroi e per le spose. Nell’Antico Testamento è ricordato perché in Israele si intrecciavano ghirlande di mirto da offrire alle giovani donne quando si sposavano. In molti cerimoniali religiosi il legno di mirto si bruciava come l’incenso. E’ presente nel giardino italiano e giardino arabo. E’ una pianta che cresce spontanea nelle “macchie”, ma è anche coltivata in molte forme come pianta ornamentale. I suoi olii vengono usati per curare malattie dell’apparato respiratorio. L’acqua di Mirto distillata serve come cosmetico con il nome di acqua d’angelo o acqua angelica

DESCRIZIONE:

Il mirto, detto comunemente mortella, è un elegante arbusto sempreverde, non spinoso e dal portamento compatto, che raggiunge facilmente i due metri  d'altezza. Benché gli appartenenti alla sua famiglia siano migliaia, il mirto è  l'unico componente delle mirtacee ad essere presente in Europa, gli altri  esemplari sono infatti diffusi in Australia e nelle regioni tropicali.

FOGLIE: Le graziose foglie del mirto, coriacee e persistenti, sono di forma ovate o ovato-lanceolate e hanno margine intero; le loro dimensioni si  aggirano attorno ai quattro centimetri di lunghezza e il loro verde è  particolarmente brillante. Quando vengono schiacciate, o frantumate, le foglie di questo arbusto emettono una gradevole fragranza che rievoca il profumo  dell'arancio ed è dovuta alla presenza del mirtenolo, un olio dotato di proprietà balsamiche.

FIORI: I fiori bianco crema, dotati di vistosi stami dorati, sbocciano da  giugno a settembre, sono solitari, molto leggeri d'aspetto, semplici di forma,  deliziosamente profumati.

FRUTTI: I frutti del mirto maturano in autunno, sono piccole bacche ovoidali di colore nero-violaceo e di consistenza carnosa che risultano gradite agli uccelli.

HABITAT:

L'Asia e l'Africa sono probabilmente le terre d'origine del mirto, ma oggi esso è spontaneo in quasi tutta l'area mediterranea, dal livello del mare fino a circa 500 metri d'altitudine. Il mirto prospera ove il clima è mite, sopporta bene la siccità ma teme il gelo; predilige un substrato sabbioso, ben  sciolto e permeabile. Questo arbusto dall'aspetto decisamente decorativo può  venire coltivato anche in vaso.

COLTIVAZIONE: 

ESPOSIZIONE: Il mirto ama il sole e desidera un'esposizione aperta e arieggiata. Dove le temperature invernali scendono al di sotto dello zero il  mirto va messo a dimora in posizione riparata o va protetto nei mesi più  freddi.

RIPRODUZIONE: La moltiplicazione del mirto avviene solitamente per margotta;  un altro valido sistema riproduttivo, da applicare nel periodo estivo, consiste nello staccare talee di rami dell'anno. Chi invece vuol procedere  alla semina può farlo in settembre, usando un substrato ricco e leggero.

CRESCITA: Le nuove piante, comunque ottenute, si mettono a dimora nel secondo anno e finché sono giovani è importante innaffiarle con regolarità. Un'altra  necessaria cura iniziale consiste nell'ombreggiare le piantine con stuoie nei primi mesi dopo la messa a dimora. I cespugli di mirto sopportano di venire  potati in forme obbligate.

RACCOLTA: I fiori si raccolgono in luglio-agosto, nel momento in cui sbocciano; le foglie durante tutto l'anno; le bacche in autunno.

CONSERVAZIONE: Fiori, foglie e bacche, dopo averli essiccati al sole, si   conservano in scatole dotate di una buona chiusura.  

PROPRIETA': 

IN CUCINA: Le foglie e le bacche del mirto sono molto usate, in tutta l'area   mediterranea, per insaporire i piatti di carne e pesce. Un altro uso del mirto consiste nell'impiegarlo per aromatizzare vini e liquori.

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 16-12-06