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COME ARRIVARCI
COME
RAGGIUNGERE I LUOGHI
Il paese di Campiglia è facilmente
raggiungibile da La Spezia, basta immettersi sulla strada che dal
capoluogo va verso Portovenere, e costeggiando il muraglione
dell'Arsenale Militare, si raggiunge la località Acquasanta, al primo
incrocio fornito di semaforo, si svolta a destra. Si procede quindi per
una strada carrozzabile che raggiunge la sommità della collina dopo
circa 6 Km, arrivando alla quota di 400 metri, sul livello del mare. Il
punto finale è la piazza del paese ove si staglia il campanile in pietra
arenaria e la vicina chiesa. Per coloro che volessero raggiungere
Campiglia a piedi, esiste una scalinata di 2000 scalini (duemila) che si
snoda lungo il costone del monte. Quando, in passato il paese non era
dotato di strada carrozzabile, i paesani usavano questo unico percorso
per raggiungere la città. E' un tracciato che si suggerisce soltanto a
camminatori allenati.
Saliti sul mezzo pubblico per Portovenere o Marola,
si scende alla fermata per l'Acquasanta, si procede per la carrozzabile
in direzione Campiglia per circa due Km; quando la strada incontra il
primo tornante a sinistra, riconoscibile per un attraversamento di
ponticello sul torrente, che giace lungo la salita sempre sulla propria
sinistra, si lascia la carrozzabile e si procede lungo il letto del
torrente fino ad incontrare l'inizio dell'erta scalinata. Altra via per
raggiungere Campiglia, è quella indicata dal sentiero N°1, sia che si
provenga da Portovenere, sia che si provenga dalla direzione opposta e
cioè Monte Telegrafo, e quindi Biassa. La mappa indicata sotto il titolo
da "Riomaggiore al Tino" , segna il sentiero N°1 con il colore rosso e
ne riporta la numerazione, è quindi facilmente deducibile ogni tipo di
percorso nelle aree che si vogliono visitare. Per coloro invece che sono
interessati a visitare le località: Sento, Cimo, Chioso, Navone,
Persico, Rossoa, ed altre limitrofe, possono raggiungerle imboccando la
scalinata, in pendio, che si incontra al termine della Piazza della
Chiesa,ove la stessa presenta un restringimento e sale verso l'abitato
con il maggior numero di case. Questa scalinata termina alla spiaggia
del Persico (foto relative in altra parte del sito), ove potrete vedere
che a causa dell'erosione della costa, una casetta su un alto costone
roccioso, costruita molti anni fa a debita distanza dal mare, sta per
essere completamente inghiottita. Giova ricordare che per raggiungere il
mare, per questa via, il numero di scalini è sempre notevole, sono
duemila. Capirete il perché in questi luoghi la fatica è un "obbligo",
la contropartita però è più che gratificante… Vedrete e sarete a
contatto con una natura incontaminata e selvaggia, difficilmente
riscontrabile altrove, scorci panoramici indimenticabili, tramonti
suggestivi mai visti, paesaggi lunari, pietraie, pendii mozzafiato,
odori ed aromi che si diffondono nell'aria, provenienti da piante
selvatiche, che qui prosperano, adornate da fiori stupendi. Potrete
visitare la spiaggia della Rossoa ove la montagna che si tuffa nel mare, comincia a tingersi di un caratteristico colore rosso…, sempre su
questa spiaggia, potrete vedere e dissetarvi ad una sorgente di acqua
dolce, freschissima ed incontaminata.... Naturalmente in queste località
marine lo scoglio, ed il fondale roccioso, la fanno da padroni, quindi
per gli amanti dello "snorkeling", è tutta una continua scoperta, i
fondali incontaminati
offrono un campionario di vita molto vasto. Potrete altresì essere testimoni dello stato di abbandono dei luoghi,
della lotta impari sostenuta dai nostri antenati e dai pochi coltivatori
che oggi sono rimasti (tutti "testardi da medaglia d'oro"),
determinati e resistenti fino all'inverosimile, al fine di modificare e
mantenere, rendendo produttivi, territori dalla conformazione
"indomabile". Rimarrete impressionati dalla visione delle numerosissime
frane che trascinano naturalmente verso il basso tutto ciò che
incontrano lungo il loro lento e inesorabile scivolamento, aree
coltivate comprese. Per coloro che volessero raggiungere, da Campiglia
le cantine di Schiara, peraltro ben visibili insieme allo scoglio
Ferale, dalla Piazza della Chiesa, devono procedere come segue:
prendendo a riferimento il solito bivio indicato in precedenza per
scendere al mare, si imbocca uno stretto viottolo, sulla propria
destra, che costeggia un edificio e si procede in piano per alcune
decine di metri, e da qui, attraverso vigneti si giunge in località Lama
ove si può osservare la maestosità di una cava di pietra arenaria, che
nel passato ha fornito materiale per la costruzione di vari edifici in
paese, compreso il campanile della chiesa. Procedendo sempre in
direzione delle cantine sopradette, il paesaggio che si incontra è molto
variabile: si passa da zone dominate da erica, ad altre con notevole
presenza del pino marittimo, ad altre dove il leccio comincia la sua
avanzata; si arriva quindi dall'alto, sopra le cantine, con la
inconfondibile sagoma dello scoglio Ferale, laggiù in basso. Il posto è
molto bello, si possono ammirare: casette arrembate le une alle altre,
circondate da piccoli orti e vigneti, in cui i Biassei, (siamo qui nel
territorio relativo alle cosiddette "cantine di Biassa"), nel passato
qui vinificavano e vinificano tuttora le uve vendemmiate nei campi
coltivati tutti attorno, data la vicinanza, in quanto il loro paese si
trova dal versante opposto, e si affaccia sul golfo di La Spezia. Si
trova qui, immersa tra le pittoresche costruzioni collegate da viottoli
caratteristici e scale in pietra arenaria, anche una chiesetta dedicata
a Sant'Antonio completa di piccolo campanile e campana.
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