ALTA VIA DEL GOLFO DELLA SPEZIA ( AVG )
L’amico Giorgio
Bendinelli, noto sportivo, socio del Panathlon Club della Spezia,
consigliere del Basket Spezia Club (A1 Femminile), escursionista “
di lungo
percorso ”, ci ha inviato un’interessante proposta di un viaggio. Si tratta di
una buona camminata nell’ambito locale che prevede il percorso con relativa
riscoperta dell'interessante e panoramico itinerario che si snoda sulle
colline che vanno da Bocca di Magra a Portovenere.
Seguirà quindi la
sintetica descrizione dell’itinerario corredata da significative
immagini.
Partiamo.
Tre
viandanti sull'Alta Via del Golfo della Spezia
Tre viandanti
sull'Alta Via del Golfo della Spezia
E' questo il racconto di
un piccolo viaggio a piedi di tre amici, che hanno voluto percorrere quell'insieme
di antichi sentieri, che si inseguono sui crinali dei monti e delle colline
che circondano il golfo della Spezia, per una lunghezza di circa 45 km,
descrivendo un'ampia U rovesciata, ai cui estremi, degradando fino al mare,
si trovano Bocca di Magra (a levante) e Portovenere, (a ponente).
E' nostro intendimento,
più che perseguire un'impresa sportiva, effettuare una escursione
conoscitiva dei luoghi, degli ambienti naturali e delle tracce storiche,
senza trascurare gli incontri con le persone.
Il programma prevede
quattro tappe consecutive, con pernottamenti lungo la via.
1a
tappa: Bocca di Magra / Pugliola.
Zaino in spalla, si parte
dalla vecchia piazza delle corriere ai margini dell'abitato, si costeggia il
parco della Villa Romana e quello del castello Fabbricotti,
con il convento dei
Carmelitani Scalzi e, di buona lena, si raggiunge Montemarcello (mt. 260),
adagiato sulla sommità più meridionale del promontorio del Caprione, con
splendido panorama sul Mar Ligure (ad ovest) e sulle Alpi Apuane (ad est).
Dopo un breve giro per
il paese, svoltato l' angolo,
seduta sulla porta di casa, ben avvolta in
scialli di lana colorati, incontriamo Velia, intenta a legar mazzetti di
origano e finocchio selvatico. I mazzetti vengono offerti ai viandanti in
cambio di un piccola offerta. E' l'occasione per raccontarci di quell'unica
volta in cui anch'ella si recò a Portovenere in gita con il marito, tanti,
tanti anni fa... dei 56 felici anni di matrimonio e dell'orologio che il
marito le affidò poco prima di morire e che, da allora, è sempre rimasto al
suo polso.
Si scende quindi in
direzione di Ameglia, con vista sul fiume Magra e,
giunti al cimitero ci
fermiamo per un saluto all'amico Aldo Cantini,
socio storico del Panathlon
e del Cai, grande sportivo, praticante svariate specialità ad alto livello,
anche se in forma non professionale, come ciclismo, canottaggio, sci alpino,
scialpinismo, sci di fondo, trekking ed escursionismo. Un vero panathleta!
Fu compagno prezioso di
Giovanni Spinato, anch'egli socio storico di Panathlon e Cai, autore delle
più importanti guide dei sentieri della Spezia e della Cinque Terre e, per
ultima della Guida dell'Alta Via del Golfo della Spezia, che fu pubblicata
con l'apporto determinante del nostro club. Spinato, mentre insieme
rivedevamo le bozze, rimaste nel cassetto per oltre dieci anni, mi disse che
la spinta decisiva a porre mano all' AVG, acronimo di Alta Via del Golfo
della Spezia, gli fu data da Aldo e, che anche la denominazione gli fu da
lui suggerita. Ora che entrambi ci hanno lasciato, mi pare opportuno rendere
questa testimonianza. Va da sé che la guida e
le relative cartine occhieggiano dai nostri zaini e ci confortano nella
scelta dell' itinerario, mentre si riprende il cammino in ripida ascesa
verso Monte Murlo (mt. 361), dove si trova l'Orto Botanico.
Si percorre in
discesa il bosco di pini marittimi e querce e si raggiunge Zanego in
località Quattro Strade.
Questo era il luogo in
cui i reggenti dei paesi di Ameglia, Montemarcello, Barbazzano e Portesone,
si riunivano per discutere e decidere le questioni di comune interesse. Si risale quindi verso il
monte Rocchetta e,
poco prima della vetta, in località sella di Monte
Rocchetta (mt. 316) si scende a sinistra verso La Serra,
dove
una volta attraversato l'abitato,
è doverosa una sosta "Dar Magasin", il
circolo - bar del paese.
Per strada carrozzabile
si raggiunge la località Bellavista, si attraversa l'abitato di Barcola e
si sale a Pugliola.
Giunti al circolo Arci, con un buon bicchiere di vino
rosso toscano si conclude la nostra tappa.
A sera,
ceniamo all'
agriturismo Campo di Già, gustando i deliziosi sgabei alle nocciole e lardo
di Colonnata, che Miriam amorevolmente prepara e Maurizio discretamente
serve al tavolo.
Pernottamento al bed
& breakfast
I Lecci, a poche centinaia di metri di distanza.
Tempo impiegato, comprese
soste: 7 ore e 30'. Tempo di percorrenza effettivo: 5 ore e 50'.
2a tappa: Pugliola / Monte Albano
Si attraversa la strada
provinciale e si sale sulle pendici del Monte Canarbino, entrando nel bosco
subito dopo le ultime case, affacciate su Cerri; si raggiungono in salita
i resti di postazioni militari e la ex-casa militare (o del colonnello),
da cui si gode una splendida vista su Lerici ed il golfo.
Si transita, quindi, per
la sella di Pin Bon (mt. 183), nei pressi di Pitelli e, per Pietralba,
si
giunge a Baccano d'Arcola (mt. 155), con breve sosta ai piedi del monumento
a Giuseppe Mazzini.
Si scende sul tracciato
della Via Romana Antica al valico del Termo (mt. 44). Si percorrono circa
200 mt della statale Aurelia in direzione Sarzana e si svolta a sinistra in
via del Monte e si sale per una strada/scalinata ripida fino alle case in
località "il Monte",
con la bianca chiesetta di S. Antonio (mt. 218),
ben
conservata e curata da Antonia e Guido, che abitano a poche decine di
metri e ne custodiscono la chiave.
E' valsa la pena una
sosta nella cantina di Guido,
dove abbiamo potuto assaggiare il vino
nuovo, appena stillato dalla botte, e l'olio, conservato in una specie di sancta-sanctorum, a cui si accede dalla cantina, attraverso una minuscola
porta di ferro. Al suo specifico invito, ho intinto la punta dell'indice
nell'olio... per procedere alla degustazione. Sarà stato il luogo, sarà
stata la cordiale accoglienza... ma quel sapore mi è rimasto nel cuore! Ripresa la via,si
scende a S. Venerio Castello (mt. 150) e
si
scende a S. Venerio Castello (mt. 150) e, percorrendo l'antica mulattiera di
Via della Fonte, si giunge nella nuova piazza Da Verazzano a Carozzo,
belvedere sul golfo e sulla città, dove sostiamo per quattro chiacchiere con
un gruppetto di pensionati.
Per strada asfaltata,
scendiamo al valico di Buonviaggio,
dopo una piacevole sosta
alla baracca-osteria Spadoni.
Qui si attraversa la
strada provinciale, nei pressi del monumento alla madonnina dei ciclisti, e
si sale a Valeriano (mt. 228), dove finalmente riusciamo a gustare un buon
caffè.
Dopo circa 3 km in
salita, in buona parte per strada asfaltata, poco prima del forte di Monte
Albano (mt. 341), si raggiunge il bivio dove è posto il nostro arrivo.
Cena e pernottamento in
località Marinasco all' agriturismo "All'isola che non c'è" accolti
gentilmente da Cristina.
Successivamente avremmo
scoperto, con gran stupore, che la bionda Cristina, nostra concittadina,
altri non è che Michelle Ferrari, una delle più apprezzate e conosciute
pornostar a livello nazionale...
Tempo
impiegato, comprese soste: 8 ore. Tempo di percorrenza effettivo: 5 ore e
20'.
3a Tappa: Monte Albano /Biassa
Si riparte dalla sella
est di Monte Albano, attraverso la strada del Grugno, si incontrano le Case
Ratti, indi la località Pianazza.
Dopo circa 250 metri a
destra c'è la variante AVG2 per la Costa dei Bravi, che costeggia il Forte
Castellazzo sul lato Nord. Noi preferiamo proseguire
in direzione di Sarbia e salire a Case Castellazzo (l'antica Vesigna, i cui
abitanti, dopo la distruzione del castello, scesero verso il mare e
fondarono, al Poggio, il primo nucleo di Spezia), per godere di splendida
vista sulla città ed il golfo.
Scendiamo a Costa di
S. Lucia, con breve visita alla chiesa,
recentemente consolidata ed in
attesa di un definitivo restauro. Un salto veloce al circolo di Stra per
un buon caffè offerto dall' amico Luciano.
Al valico della
Valdurasca, imbocchiamo la mulattiera che porta alla chiesa di S. Stefano a
Marinasco
(antica Pieve della podesteria di Carpena, costruita nel X°
secolo d.c.)( mt. 243), dove incontriamo il parroco Don Gino Rossi, con il
quale scambiamo quattro parole su temi storici locali, di comune interesse. Rapidamente
si scende
al passo della Foce (mt. 235), si attraversa la via Aurelia, si risale
attraverso le località Sommovigo, S.Anna, Nevea, Bersedo e Vignale Alto (mt.
375). Dopo circa 100 metri di
asfalto, a sinistra, si entra nel bosco e si risalgono le pendici dei monti
Biassa (mt. 623) e Parodi (mt. 664) per giungere sulla strada carrozzabile
alla quota di mt. 622.
Si prosegue su strada
asfaltata per un lungo tratto pianeggiante, attraversando la Sella di
Carpena, con sosta all'osteria Paradiso, dove lo squisito oste Giovannone
ci offre un corposo bicchiere di Montepulciano Rosso.
Giunti al grande intaglio
nella roccia nei pressi del forte Bramapane (mt. 626), lasciamo la vista del
golfo per affacciarci, dall'alto, sul Mar Ligure prospiciente le Cinque
Terre. Si scende rapidamente sul
sentiero n° 1, in direzione Portovenere, al Colle del Telegrafo (mt. 515),
quindi, quasi in piano, si transita per Monte Fraschi, Monte Madonna, e, nei
pressi della chiesetta di S. Antonio (mt. 511), si svolta a sinistra e,
percorrendo una bella e integra scalinata in arenaria, si giunge a Biassa .
Cena e pernottamento
all'agriturismo Fattorie Bedogni Von Berger a Proffiano, provvisto di
splendida piscina con vista sul golfo.
• Tempo impiegato,
comprese soste: 7 ore e 50'. Tempo effettivo: 5ore e 50'.
4a
tappa: Biassa /
Portovenere
Dal centro del paese ci
dirigiamo in direzione sud-est, transitiamo davanti al cimitero e ci
inerpichiamo per la ripida mulattiera che ci porta alla sella Gesuela (mt.
496), dove incontriamo a sinistra il bivio che porta sulla cima del monte
S.Croce (mt. 541).
Dopo circa mezz'ora
giungiamo a Campiglia (mt. 400) e ci immettiamo nuovamente sul sentiero n°
1, che lasciamo in località Bocca del Cavallin, per imboccare la Strada
Militare del Monte Castellana.
Posti di ristoro sull'itinerario,
a CAMPIGLIA : Trattoria La Lampara, Piccolo Blu (food
&
rooms), Locanda Tramonti (3
Camere doppie e 2 Appartamenti, finiture di lusso)
Sul tracciato di una
vecchia mulattiera saliamo al rifugio di Monte Castellana (mt. 449), più
conosciuto con il nome di "rifugio dei Vigili Forestali".
Qui un'enorme
masso di arenaria, ben spianato e circondato da altri pietroni disposti a
panca, ci accoglie per un frugale pasto.
Si transita poi per il
grande balcone ai piedi delle enormi cave, con splendido panorama sul
golfo e con la vista dei monti e delle colline, che disegnano il profilo
dell' itinerario da noi compiuto fino ad oggi, dalla Punta Corvo a Campiglia.
In parte sull'ampia
sterrata, denominata Strada dei Marmi, ed in parte per il sentiero nel
bosco, che scende verso i Bondoni, raggiungiamo la Sella Derbi (mt. 190)
e ritorniamo sul sentiero n° 1, che percorriamo integralmente fino a
Portovenere, transitando alle falde del Monte Muzzerone (mt. 496), nei
pressi della Palestra di roccia.
Non ci attardiamo a
descrivere questa parte dell'itinerario, che offre aperture panoramiche
mozzafiato, essendo il percorso ben descritto in tantissime pubblicazioni
e ben noto agli escursionisti e non solo ad essi.
Il nostro viaggio si
conclude in Piazza Bastreri a Portovenere, ai piedi del Castello Doria .
Mi sono stati amabili
compagni di viaggio : Riccardo Paita e Gianmarco Simonini, con i loro fidi
Miù, piccola e sbarazzina e Oscar, vigile e sornione fox-terrier.
Riccardo Paita
Gianmarco Simonini
Tempo
impiegato, comprese soste: 7 ore e 20'. Tempo di percorrenza effettivo: 4
ore e 50'
Tempo di percorrenza
effettivo dell'intero viaggio: 21 ore e 40'
In alternativa:
Il percorso può essere
coperto in 3 tappe: 1a - Bocca di Magra / Pietralba (Baccano) in 7 ore,
con pernottamento al b&b
Butterfly (su strada)
2a - Pietralba / La Foce in 6 ore e 30',
con pernottamento
all'albergo Nella (su strada)
3a - La Foce / Portovenere in 8 ore e 30'
Per un totale di 22 ore
Per camminatori esperti
ed allenati,
Il percorso può essere
coperto in 2 tappe: 1a - Bocca di Magra / Montalbano in ore 9 circa,
con pernottamento al b&b
Il Torchio (su strada)
2a - Montalbano / Portovenere in ore 9 circa
Per un totale di 18 ore
circa