Come Arrivarci

10-06-12

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COME ARRIVARCI


 

COME RAGGIUNGERE I LUOGHI


Il paese di Campiglia è facilmente raggiungibile da La Spezia, basta immettersi sulla strada che dal capoluogo va verso Portovenere, e costeggiando il muraglione dell'Arsenale Militare, si raggiunge la località Acquasanta, al primo incrocio fornito di semaforo, si svolta a destra. Si procede quindi per una strada carrozzabile che raggiunge la sommità della collina dopo circa 6 Km, arrivando alla quota di 400 metri, sul livello del mare. Il punto finale è la piazza del paese ove si staglia il campanile in pietra arenaria e la vicina chiesa. Per coloro che volessero raggiungere Campiglia a piedi, esiste una scalinata di 2000 scalini (duemila) che si snoda lungo il costone del monte. Quando, in passato il paese non era dotato di strada carrozzabile, i paesani usavano questo unico percorso per raggiungere la città. E' un tracciato che si suggerisce soltanto a camminatori allenati. Saliti sul mezzo pubblico per Portovenere o Marola, si scende alla fermata per l'Acquasanta, si procede per la carrozzabile in direzione Campiglia per circa due Km; quando la strada incontra il primo tornante a sinistra, riconoscibile per un attraversamento di ponticello sul torrente, che giace lungo la salita sempre sulla propria sinistra, si lascia la carrozzabile e si procede lungo il letto del torrente fino ad incontrare l'inizio dell'erta scalinata. Altra via per raggiungere Campiglia, è quella indicata dal sentiero N°1, sia che si provenga da Portovenere, sia che si provenga dalla direzione opposta e cioè Monte Telegrafo, e quindi Biassa. La mappa indicata sotto il titolo da "Riomaggiore al Tino" , segna il sentiero N°1 con il colore rosso e ne riporta la numerazione, è quindi facilmente deducibile ogni tipo di percorso nelle aree che si vogliono visitare. Per coloro invece che sono interessati a visitare le località: Sento, Cimo, Chioso, Navone, Persico, Rossoa, ed altre limitrofe, possono raggiungerle imboccando la scalinata, in pendio, che si incontra al termine della Piazza della Chiesa,ove la stessa presenta un restringimento e sale verso l'abitato con il maggior numero di case. Questa scalinata termina alla spiaggia del Persico (foto relative in altra parte del sito), ove potrete vedere che a causa dell'erosione della costa, una casetta su un alto costone roccioso, costruita molti anni fa a debita distanza dal mare, sta per essere completamente inghiottita. Giova ricordare che per raggiungere il mare, per questa via, il numero di scalini è sempre notevole, sono duemila. Capirete il perché in questi luoghi la fatica è un "obbligo", la contropartita però è più che gratificante… Vedrete e sarete a contatto con una natura incontaminata e selvaggia, difficilmente riscontrabile altrove, scorci panoramici indimenticabili, tramonti suggestivi mai visti, paesaggi lunari, pietraie, pendii mozzafiato, odori ed aromi che si diffondono nell'aria, provenienti da piante selvatiche, che qui prosperano, adornate da fiori stupendi. Potrete visitare la spiaggia della Rossoa ove la montagna che si tuffa nel mare, comincia a tingersi di un caratteristico colore rosso…, sempre su questa spiaggia, potrete vedere e dissetarvi ad una sorgente di acqua dolce, freschissima ed incontaminata....  Naturalmente in queste località marine lo scoglio, ed il fondale roccioso, la fanno da padroni, quindi per gli amanti dello "snorkeling", è tutta una continua scoperta, i fondali incontaminati  offrono un campionario di vita molto vasto. Potrete altresì essere testimoni dello stato di abbandono dei luoghi, della lotta impari sostenuta dai nostri antenati e dai pochi coltivatori che oggi sono rimasti  (tutti "testardi da medaglia d'oro"), determinati e resistenti fino all'inverosimile, al fine di modificare e mantenere, rendendo produttivi, territori dalla conformazione "indomabile". Rimarrete impressionati dalla visione delle numerosissime frane che trascinano naturalmente verso il basso tutto ciò che incontrano lungo il loro lento e inesorabile scivolamento, aree coltivate comprese. Per coloro che volessero raggiungere, da Campiglia le cantine di Schiara, peraltro ben visibili insieme allo scoglio Ferale, dalla Piazza della Chiesa, devono procedere come segue: prendendo a riferimento il solito bivio indicato in precedenza per scendere al mare, si imbocca uno stretto viottolo, sulla propria destra, che costeggia un edificio e si procede in piano per alcune decine di metri, e da qui, attraverso vigneti si giunge in località Lama ove si può osservare la maestosità di una cava di pietra arenaria, che nel passato ha fornito materiale per la costruzione di vari edifici in paese, compreso il campanile della chiesa. Procedendo sempre in direzione delle cantine sopradette, il paesaggio che si incontra è molto variabile: si passa da zone dominate da erica, ad altre con notevole presenza del pino marittimo, ad altre dove il leccio comincia la sua avanzata; si arriva quindi dall'alto, sopra le cantine, con la inconfondibile sagoma dello scoglio Ferale, laggiù in basso. Il posto è molto bello, si possono ammirare: casette arrembate le une alle altre, circondate da piccoli orti e vigneti, in cui i Biassei, (siamo qui nel territorio relativo alle cosiddette "cantine di Biassa"), nel passato qui vinificavano e vinificano tuttora le uve vendemmiate nei campi coltivati tutti attorno, data la vicinanza, in quanto il loro paese si trova dal versante opposto, e si affaccia sul golfo di La Spezia. Si trova qui, immersa tra le pittoresche costruzioni collegate da viottoli caratteristici e scale in pietra arenaria, anche una chiesetta dedicata a Sant'Antonio completa di piccolo campanile e campana.

 

 

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Ultimo aggiornamento: 21-03-08