A mio Padre

10-06-12

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A mio Padre

Questa area del Sito di Campiglia vorrei dedicarla a mio PADRE, Orlando Lorenzelli, che a detta di tutti quelli che lo hanno incontrato, hanno avuto la possibilità di riconoscere in Lui grandissime qualità di uomo sincero, gentile, altruista ed in special modo “maestro” e pioniere dello sport spezzino e non solo, personaggio che ha dedicato la sua vita, fortunatamente lunga (1899-1994), interamente alla pratica e divulgazione di  moltissimi sports.

Come si collega la vita di un personaggio come il popolarissimo “Loè”, così era soprannominato, con il borgo di Campiglia?  semplice, negli anni ’30, tra le sue tante passioni sportive che lo animavano, in veste allora di maestro di boxe, portava i suoi pugilatori ad allenarsi lungo la scalinata che porta al paese; così facendo gli atleti fortificavano le gambe aumentandone la velocità, al contempo incrementando il “fiato” necessario ai duri combattimenti che la “noble art” impone sul ring.

Lussù in paese, sulla piazza principale, dove gli atleti arrivavano dopo un duro allenamento, vi era una trattoria, posto di ristoro, ove lavorava una dolcissima e bellissima campigliese di nome Mafalda Sturlese (1913-1999), figlia dei proprietari del locale.  E’ fin troppo scontato dire che tra la bella ristoratrice e l’allenatore nacque una simpatia che ben presto si tramutò in amore, che nel 1937 trovò il massimo coronamento nel matrimonio, da cui nacquero due figli, femmina e maschio, in successione. Ecco spiegato quale legame collega Campiglia al grande Loè, personaggio che ha profondamente amato il territorio ed i paesani, fino alla fine dei suoi giorni.

Per celebrarlo degnamente, desidero  pubblicare una serie di documenti che lo ricordano, non dimenticando il grande amore che ha dedicato allo sport e a tutti i suoi allievi, sempre degni dell’immutabile affetto Suo!

Grazie, grande Loè, per gli insegnamenti che ci hai lasciato

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 05-02-09